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Nel corso della visita tecnica dell’ottobre 2018 sono stati esaminati i tipici fenomeni franosi da scivolamento planare che caratterizzano i territori delle Langhe cuneesi.

Sono stati esaminati fenomeni recenti (Montelupo Albese, 2002); fenomeni storici (Bosia, 1679) e preistorici (Cravanzana, prob. circa 5000 anni fa).

Le Langhe cuneesi sono interessate, per oltre 1000 km2, da tipici fenomeni franosi

Il territorio delle Langhe cuneesi è interessato, per la sua totalità e su di una superficie cdi circa 1200 km2, da tipici fenomeni franosi detti di scivolamento planare che si attivano di norma in gran numero (es: 1200 durante l’evento alluvionale del 11/1994) a fronte di precipitazioni intense e/o prolungate, con frequenza di circa 10-12 episodi al secolo. Pacchi di strati rocciosi (marne ed arenarie), spessi da qualche metro sino a qualche decina di metri, scivolano lungo le superfici di stratificazione determinando dislocazioni con superfici e volumi anche rilevanti. Le osservazioni geologiche indicano che tali fenomeni si verificano da sempre.

Nel corso della visita tecnica sono stati esaminati fenomeni recenti (Montelupo Albese); fenomeni storici (Bosia 1679) e preistorici (Cravanzana, prob. 5000 anni circa). Ai fini del progetto la visita tecnica ha permesso a tecnici provenienti da Francia, Valle d’Aosta e Liguria di familiarizzarsi con una tipologia di frana particolare ed interssante dal punti di vista tecnico e scientifico.